QUANTO POTREBBE ESSERE EFFICIENTE IL NOSTRO NUOVO SENATO?
Confronto tra
possibili scenari usando un modello di Parlamento virtuale
A. Pluchino, A. Rapisarda, C. Garofalo, S. Spagano,
M. Caserta
Universit di
Catania, 9 Marzo 2013
Si sono da poco concluse le elezioni politiche nazionali 2013 e la
situazione che il Presidente Napolitano dovr dirimere di qui a breve per la
formazione del nuovo Governo non certo delle pi semplici. Dopo ventanni di bipolarismo (pi o
meno efficace), che ci avevano abituato ad uno scontro serrato tra due
grandi soggetti politici, Centrodestra e Centrosinistra, adesso in Parlamento
si fronteggiano ben quattro formazioni.
Accanto alle due tradizionali
coalizioni capeggiate dal Partito Democratico e dal
Popolo delle Libert, sulla scacchiera del Parlamento hanno fatto la loro
apparizione altre due importanti pedine: la lista Monti e il Movimento 5
Stelle. Ed stata soprattutto la forte affermazione di questultimo a
sparigliare i giochi, portando lItalia in una apparente
situazione di stallo. Grazie infatti allattuale (pessima) legge elettorale, se alla
Camera il premio di maggioranza garantisce alla coalizione di Centrosinistra
una ampia maggioranza di deputati, al Senato
nessuna coalizione possiede da sola la maggioranza assoluta dei seggi e, ad
oggi, non si intravedono spazi chiari per possibili alleanze che portino ad un
Governo stabile.
Ma veramente questo
risultato, come sembrerebbe suggerirci il senso comune, il preludio ad una inevitabile fase di ingovernabilit? Pu un Parlamento con maggioranze variabili al
Senato essere altrettanto efficiente di un Parlamento con una larga maggioranza
in entrambe le Camere?
In questa breve nota
proveremo a rispondere a queste domande andando oltre il senso comune ed analizzando la situazione politica attuale per mezzo di
uno strumento scientifico originale ed innovativo, quello della simulazione ad
agenti. Utilizzando uno schematico modello
matematico e computazionale da noi recentemente elaborato (vedi bibliografia),
cercheremo infatti di quantificare in termini numerici
(nel quadro di alcune, semplici, ipotesi di lavoro) lefficienza dellattuale
Senato della Repubblica cos come ce lo hanno restituito le urne, confrontando
tra loro due possibili scenari ai quali potremmo andare incontro. In
particolare, e questo il nostro risultato principale, mostreremo come la
situazione non sia poi cos drammatica come sembra, ma contenga in s
potenziali risvolti positivi, sempre che si facciano
le scelte pi opportune.
Nel nostro modello un Parlamento pu essere simulato, in modo
schematico, come risultante dall'aggregazione di un
certo numero di deputati o senatori, ai quali spetta sia avanzare delle
proposte di legge, sia votare le proposte avanzate (da loro o da altri colleghi).
Nel compiere queste azioni essi possono essere mossi da interessi personali, come la rielezione o altri benefici, e/o da un
interesse generale. Tenendo conto di
entrambi questi fattori, possibile rappresentare i singoli deputati o
senatori come punti in un diagramma reso celebre dall'economista C.M.Cipolla, che
nel 1976 lo introdusse in un suo saggio sulle leggi
fondamentali della stupidit umana. Nel nostro adattamento del
diagramma al contesto politico, gli assi x e y,
entrambi con estremi fissati tra [-1,1], rappresentano, rispettivamente, il
grado di interesse personale e di interesse collettivo che sta dietro le azioni
dei parlamentari (Fig.1). Ovviamente le persone, e dunque anche i parlamentari,
non agiscono sempre in maniera coerente, ma possono comportarsi in maniera
diversa a seconda delle circostanze. Dunque ogni punto
nel diagramma di Cipolla rappresenta una media delle posizioni occupate da
tutte le azioni di un certo individuo (rimandiamo il lettore ai riferimenti
bibliografici per ulteriori approfondimenti).
Lefficienza di un siffatto Parlamento pu, a questo punto, essere
calcolata come prodotto del numero di
proposte di legge approvate per il vantaggio
collettivo da esse derivanti (ossia dal valore medio delle coordinate y
delle leggi stesse). Nelle nostre simulazioni, come gi anticipato, prenderemo
in considerazione solo il Senato,
cos come venuto fuori dalle elezioni nazionali del febbraio 2013.
La situazione attuale vede i 319 senatori cos distribuiti: la Coalizione di Centrosinistra (CSX) ha ottenuto
123 seggi, quella di Centrodestra
(CDX) 117 seggi, il Movimento 5 Stelle
(M5S) 54 seggi, la lista Monti 20
seggi (19 + il senatore a vita Monti) e il resto 5 seggi (1 Vallee DAoste, 1 Movimento Italiani allEstero e 3 senatori a vita,
che chiameremo indipendenti). Le simulazioni si riferiscono ai due scenari oggi pi verosimili,
nellipotesi che un qualche tipo di Governo ottenga la fiducia, e prendono in considerazione lo svolgimento di una intera legislatura durante la quale vengano avanzate un
totale di 1000 proposte di legge, a
turno, dai vari senatori. Questi due scenari sono:
a) Scenario attuale senza alleanze: in questo
scenario non ci sono alleanze predefinite tra partiti e/o coalizioni,
dunque, dopo una qualche fiducia, si va avanti legge per legge per lintera
legislatura con maggioranze variabili. In Fig.2 sono
visibili due possibili disposizioni di CSX
(in rosso), CDX (in blu), lista Monti (in verde) e dei 5 senatori
indipendenti (punti arancioni) sul diagramma di Cipolla. Come si vede, i senatori membri di partiti o coalizioni si trovano
allinterno dei rispettivi cerchi di
tolleranza. I senatori del M5S,
invece, sono rappresentati da punti neri distribuiti a caso, uniformemente, sul
diagramma, poich la loro provenienza estremamente
variegata ed eterogenea. A questo proposito, abbiamo inoltre considerato due possibilit: la prima tiene conto
del fatto che il M5S si caratterizza per la particolare attenzione al beneficio
collettivo delle sue proposte, dunque i suoi senatori sono distribuiti solo sul
semipiano superiore del diagramma
(Fig.2a); la seconda possibilit, invece, pi neutrale e distribuisce i
senatori su tutto il diagramma (Fig.2b).
b) Scenario attuale con governissimo: in questo
scenario alternativo, le due coalizioni di Centrodestra
e Centrosinistra si alleano tra loro e con la lista Monti, formando un governissimo
(ovvero una grosse koalition) che, con i suoi 260
seggi, supera abbondantemente la maggioranza assoluta del Senato (160 seggi),
lasciando fuori solo il Movimento 5 Stelle e gli indipendenti. In Fig.3 si vedono due
possibili disposizioni di questo governissimo (i
cui senatori giacciono in un unico cerchio), degli indipendenti e dei senatori
del M5S che, come nello scenario precedente, anche stavolta possono occupare
solo il semipiano superiore (Fig.3a) oppure lintero diagramma di Cipolla
(Fig.3b).
Nel nostro modello il meccanismo di voto abbastanza
semplice e schematico (anche qui, per ulteriori
approfondimenti sui concetti di finestra
di accettazione e di voting point, si rimanda
alla bibliografia). I senatori membri di un partito o di una coalizione
votano in blocco tutti allo stesso modo, cio per disciplina di partito. In particolare, votano sempre a favore delle
proposte di legge avanzate da qualunque altro membro della loro stessa
formazione politica, mentre negli altri casi, cio rispetto alle proposte
avanzate da altri, votano seguendo il baricentro politico del proprio
partito, ovvero il centro del proprio cerchio di tolleranza nel diagramma di
Cipolla. Gli indipendenti invece, cio in questo caso i 5
senatori non appartenenti a nessuna formazione politica, votano sempre in
maniera libera e non coordinata, a prescindere da chi avanzi la proposta di
legge. A questo punto diventa cruciale
la modalit con cui potrebbero votare gli esponenti
del Movimento 5 Stelle, che se pure ha laspetto di una formazione politica
tradizionale, se ne distingue – oltre che per la selezione dei suoi
membri, gi tenuta in considerazione – anche per lorganizzazione
interna.
Abbiamo quindi immaginato tre possibili modalit
di voto per i senatori M5S.
1) Disciplina di partito: in questa modalit tutti i senatori M5S votano in blocco, come un
partito tradizionale. Il voto sar sempre a favore delle proprie proposte di
legge, mentre si valuteranno caso per caso le altre
proposte confrontandole con il baricentro
fisso dei propri senatori nel diagramma di Cipolla (che sar il punto di
coordinate (0, 0.5) nellipotesi M5S nel semipiano superiore, o il punto di
coordinate (0,0) nel caso M5S su tutto il diagramma);
2) Disciplina Web: una caratteristica del M5S
quella di interagire con la propria base elettorale
via web, quindi abbiamo immaginato che, fermo restando il voto in blocco dei
suoi senatori, il baricentro del
movimento possa variare legge per legge secondo le direttive
fornite dagli elettori attraverso lo strumento informatico offerto da
piattaforme web del tipo liquid feedback;
3) Indipendenti: i senatori del M5S si
comportano come i senatori indipendenti,
ovvero votano legge per legge indipendentemente gli
uni dagli altri, senza alcun vincolo di mandato.
Tenendo conto di tutte queste variabili e dei diversi scenari, abbiamo
quindi realizzato alcuni set di simulazioni per quantificare statisticamente loperato del
Senato. Ogni set prevede il lancio di 100
legislature indipendenti, ciascuna con una diversa collocazione
casuale dei senatori e dei partiti sul diagramma di Cipolla, dalle quali
abbiamo estratto il valore medio dellefficienza dellazione legislativa, con
un errore di circa il 10% (che tiene conto anche di possibili variazioni del
raggio di tolleranza dei partiti). Riportiamo qui di seguito le tabelle e i
relativi grafici dei risultati ottenuti. Per avere un parametro di riferimento,
si tenga conto che, nel nostro precedente studio basato sullintroduzione di
deputati sorteggiati in un Parlamento bipolare (vedi bibliografia), il picco di
efficienza massima si aggirava sempre intorno ad un valore di 15 (in unit
arbitrarie).
1) Risultati con senatori M5S nel
semipiano superiore (Fig.4): in questo caso, la collocazione virtuosa dei senatori M5S nel diagramma di
Cipolla fa sentire i suoi effetti benefici soprattutto nello scenario con
maggioranze variabili (no alleanze),
e in particolare quando la modalit di voto del movimento quella che segue in
blocco le direttive dellelettorato via
web, che realizza unefficienza circa doppia (12,7) rispetto agli altri
casi. Lo scenario che vede la formazione di un governissimo CSX+CDX+Monti
penalizza invece lefficienza del Senato, che tende in generale a diminuire,
rimanendo comunque positiva grazie alla collocazione
dei M5S nel semipiano superiore. La modalit di voto
indipendente dei senatori M5S, pur mantenendo relativamente alta lefficienza
(intorno a 7), tende invece ad annullare le differenze tra i due scenari.
2) Risultati con senatori M5S su tutto il diagramma (Fig.5): in questo
caso cade lipotesi della collocazione virtuosa dei senatori M5S, il che ha
ripercussioni sullefficienza complessiva in tutte le simulazioni effettuate.
In particolare, notiamo stavolta una notevole differenza tra i risultati relativi ai due
scenari possibili (no alleanze e governissimo).
Infatti, se da un lato lo scenario a maggioranze variabili (no alleanze) si assesta comunque su valori abbastanza alti dellefficienza (intorno
a 9,5), soprattutto nelle due modalit di votazione
dei senatori M5S che escludono la disciplina di partito con baricentro fisso,
dallaltro, lo scenario di un governissimo di larghe intese ne viene fuori sempre gravemente penalizzato in
termini di efficienza. Vediamo infatti che, in
questultimo scenario, lefficienza media diventa addirittura negativa nelle due modalit di voto M5S
con baricentro, mentre resta vicina allo zero nel caso pi favorevole di voto
indipendente dei senatori M5S.
In conclusione, nei limiti delle ipotesi di lavoro e delle
inevitabili semplificazioni che stanno alla base del nostro modello, e tirando
le somme dei risultati ottenuti, possibile ricavarne un paio di suggerimenti per le forze politiche in
gioco:
1)
Lo scenario senza
alleanze sembra quello in grado di assicurare la maggiore efficienza al
Senato: tale possibilit appare a prima vista in contrasto con la percezione comune
di scarsa governabilit di un Parlamento a maggioranza variabile, ma in realt,
posto che si riesca a superare lo
scoglio della fiducia iniziale ad un qualche tipo di Governo,
questa soluzione quella che pi restituisce al Parlamento la sua funzione
naturale, ovvero quella di discutere e migliorare le leggi proposte senza la
spada di Damocle imposta da un abuso del voto di fiducia da parte del Governo
stesso (di solito, peraltro, espressione della coalizione di maggioranza
assoluta).
2)
Il ruolo del
Movimento 5 Stelle sembra essere, in ogni caso,
determinante ai fini di massimizzare lefficienza del Senato. In
particolare, sembra essenziale che esso mantenga la sua distanza dai partiti
tradizionali, soprattutto per quanto riguarda la modalit
di voto dei suoi senatori. Infatti, la sua efficacia strettamente legata allassenza di un baricentro fisso che ne
influenzi collettivamente il voto: linterazione con lelettorato via web o
lassenza di vincolo di mandato per i senatori sono entrambe valide soluzioni
per mantenere elevata lefficienza del sistema, qualunque sia la collocazione dei senatori stessi nel diagramma di Cipolla.
Bibliografia
[1] Accidental politicians: how randomly selected
legislators can improve Parliament efficiency, A. Pluchino, C.
Garofalo, A. Rapisarda, S. Spagano, M. Caserta, Physica A 390 (2011) 3944.
[2]
Democrazia a sorte: ovvero la sorte della democrazia, M. Caserta, C.
Garofalo, A. Pluchino, A. Rapisarda, S. Spagano, Malcor D Edizione
(2012)
[3] "L'efficienza del caso",
A. Pluchino, A. Rapisarda, C. Garofalo, S. Spagano, M. Caserta, Le Scienze, 533 Gennaio (2013)
86.
[4] Per ulteriori
informazioni sul nostro modello di Parlamento virtuale si veda la pagina
dedicata: http://www.pluchino.it/parliament-ita.html
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