COSA FACCIO NELLA VITA?

"La vita é una cosa troppo importante perché se ne possa parlare seriamente." Oscar Wilde

Cosa faccio nella vita? Beh, è un'ottima domanda visto che - come soleva dire il compianto Anthony De Mello - spesso la vita è qualcosa che ci capita mentre siamo occupati a fare qualcos'altro...

Ebbene, mentre ero occupato a fare qualcos'altro (anche se non ricordo bene cosa) venni scaraventato in questo pazzo, pazzo mondo (piú precisamente a Modica, in casa di Raffaele e Maria - che non sembra aspettassero ospiti per quel giorno...): era l'11 luglio 1967. Alla fine, nonostante le mie opposizioni, ero nato. E qualcosa dovevo pur farla. Dopo ampie riflessioni decisi di vivere, ma me ne pentii quasi subito...

Magari a voi quello della nascita puó sembrare un evento banale. Ma a me sconvolse completamente l'esistenza: dall'asilo all'Università, dai primi pensierini alla prima poesia, dai boy-scouts al servizio militare, dalla mitica "pianola" col complessino della parrocchia al sassofono con gli altrettanto mitici Pink Floyd (sí, quello nella foto in alto sono proprio io col mio sax... purtroppo é il resto della foto che non é lei!:-)

 

... e ancora dal primo orsacchiotto alla prima (e ultima!) figlia, dai primi disegnini al mio primo ritratto (sempre di mia figlia), dal JuJitzu al Tai-Chi (dalla Cina con furore!), dal primo sguardo innocente (ma non troppo...) verso il gentil sesso al matrimonio (e dire che pensavo che coniugarsi fosse una roba da verbi!), dal Rotaract al Rotary (recidivo!), dal primo (non inevitabile) stipendio ai primi (inevitabili) debiti, è stato tutto un correre e un affannarsi verso una meta indistinta...

Ma ora che le candeline cominciano a costarmi quasi quanto la torta (lo so, lo so, dovrei comprare torte sempre piú costose per rimediare all'inconveniente) e che mi sono reso conto che la felicità non esiste e che quindi bisogna provare ad essere felici senza...

...ho preso l'abitudine di fermarmi un attimo, ogni tanto, e guardarmi alle spalle, cercando inesistenti appigli per sostenere l'insostenibile leggerezza dell'essere ...

Perdonatemi se mi esprimeró in parole povere, ma sono le uniche che posso permettermi!

Ho fatto bene ad iscrivermi in Astronomia per poi laurearmi in Fisica? Non sarebbe stato meglio fare il politico o il guru religioso? Forse non avrei dovuto farmi coinvolgere in quelle società di informatica? (certo, se si fossero chiamate Microsoft e Google...) Magari non è stata una buona idea quella di aver insegnato per dieci anni Matematica e Fisica (sarebbe stato sicuramente meglio dedicarsi alla Tetrapiloctomia comparata!) E che dire della attuale carriera di professore di Fisica dei Sistemi Complessi? Come se la vita non fosse già complessa di suo... E se quella luce alla fine del tunnel non fosse l'uscita ma solo un treno in arrivo? (chissá perché solo in questi casi i treni sono sempre puntuali!)

E' inevitabile chiedersi cosa sarebbe successo se, ai bivi della vita, avessimo fatto scelte diverse. Ma probabilmente non sarebbe cambiato nulla: in fondo la qualitá piú affascinante del tempo non é forse la sua capacitá di cambiare le cose lasciandole inalterate? Lo scrittore Giovanni Papini diceva che la vita di un ogni essere umano può essere sintetizzata in sole cinque parole: nacque, amò, sperò, soffrì, morì. Ma è veramente tutto quì? Talvolta mi viene il sospetto che la nostra esistenza sia solo la pubblicitá della vita vera... ma temo che dovrò aspettare di morire per scoprirlo... Mi consola solo il pensiero che la vita sia tanto dura solo affinché la morte ci appaia più morbida...

Per concludere , vi confesso che mi sento un po' come quel tizio che era contento di non essere nato in Francia perchè non sapeva una parola di francese... Poi peró guardo come abbiamo ridotto l'Italia e mi domando: e se, invece, "quel paese" in cui tutti vengono "mandati" fosse proprio la nostra amata penisola? Ma non ridete, ve ne prego: probabilmente il comico è solo il tragico visto di spalle...

La verità, che peraltro é solo una bugia che attende di essere smascherata, è che siamo tutti appesi a un filo... E io sono anche sovrappeso.

Solo di qualche grammo fortunatamente...

 

P.S. Scusate se mi sono dilungato troppo, ma non ho avuto il tempo per scrivere qualcosa di più breve...

"La vita é cosí stupida che é impossibile non prenderla sul serio ." Andros